Poetessa, é stata ed é anche una sorta di “madre spirituale” per tutti coloro che l’hanno avvicinata durante la sua vita, e per coloro che si sono accostati ai suoi scritti nel corso dei secoli.
Morì il 2 ottobre 1729, ed il suo corpo fu sepolto con ogni onore, e quasi di nascosto, nella Chiesa di San Fedele di Montone, per il grande afflusso di gente che ne richiedeva reliquie.
Dopo la sua morte le consorelle ed i molti suoi devoti, raccolsero le testimonianze e gli scritti di Serafina, in vista di un processo di beatificazione. Nel 1828 si tentò di fare la ricognizione canonica delle reliquie della Serva di Dio, ma il corpo non venne ritrovato nella sepoltura originaria, forse trafugato o nascosto durante le invasioni francesi. Il vescovo Giovanni Muzi nel 1844 la incluse ufficialmente nell’elenco dei Servi di Dio della diocesi di Città di Castello. Le vicende del monastero, che fu soppresso più volte nel corso dei secoli, fino alla sua definitiva estinzione nel 1953, non consentirono di portare avanti il processo di beatificazione. Solo di recente si é riacceso l’interesse per questa straordinaria figura, e alcuni dei suoi scritti sono stati finalmente pubblicati. La Serva di Dio Serafina Brunelli viene commemorata il 2 ottobre, giorno della sua nascita al Cielo.
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