La Meridiana

La meridiana della piazza di Montone appartiene alla famiglia di orologi solari, detti ad ore italiche. Essi seguono gli orologi a ore canoniche, riportati in auge dai Benedettini nel VI secolo e in uso ancora nel XVI secolo, e precedono quelli a ore francesi, che si affermano, in Italia, nella meta del xix secolo. Le ore italiche vengono introdotte in occidente intorno al XIII secolo e si basano sul così detto sistema equinoziale che comporta due importanti novità:
1. La costruzione dei primi orologi meccanici consente la divisione del giorno in 24 ore di uguale durata (da cui il nome di equinoziale; la durata costante delle ore canoniche infatti, si riscontrava solamente nei giorni degli equinozi)
2. La misurazione del tempo avviene dal tramonto, come era in uso in Oriente
La meridiana della piazza di Montone si compone di un quadrante verticale recante le linee delle ore italiche, la linea del mezzogiorno e di uno stilo perpendicolare alla parete. Se l’ombra della punta dello stilo cade sulla linea XVIII, ad esempio, significa che mancano sei ore al tramonto (18 + 6 =24), ventiquattresima ed ultima ora della giornata. Questo metodo di conteggio era funzionale alla vita dei borghi che si andavano formando e popolando nel medioevo e le cui porte di accesso si chiudevano al calar del sole; la vita dei campi terminava alla ventitreesima ora. Uno dei principali svantaggi della suddivisione del tempo in ore italiche era quello dell’estrema variabilità del concetto di tramonto che, a seconda dell’orizzonte del luogo, poteva differire sensibilmente anche a distanza di pochi chilometri: il sole tramonta prima per una località di fondovalle piuttosto che in un luogo di crinale.